Invito a regolarizzare la propria posizione sul territorio ex art. 650 c.p. – Quali conseguenze?
Quando si viene fermati dalle Forze di Polizia in possesso di un permesso di soggiorno scaduto si riceve un “Biglietto di invito ex art. 650 c.p.” volto alla regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale.
Cosa succede se ci si presenta?
Verrà notificato il provvedimento di espulsione che dovrà essere impugnato a pena di inammissibilità entro 30 giorni dal momento in cui è stato notificato il provvedimento, dinanzi al giudice di pace del luogo in cui ha sede l’autorità che ha disposto l’espulsione (art 18 D.Lgs 150/2011).
Cosa succede se non ci si presenta?
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito con la sentenza n. 57102/2017 dell’11 ottobre 2017 che il non presentarsi non costituisce alcun reato. In particolare, “…. non risponde del reato previsto dall’art. 650 cod. pen. lo straniero che non abbia ottemperato all’invito a presentarsi presso un ufficio di polizia per riscontrare la regolarità della sua posizione nel territorio nazionale, in quanto per conseguire l’espulsione del cittadino extracomunitario irregolare l’ordinamento giuridico prevede e disciplina un apposito procedimento, non surrogabile con atti diversi (Sez. 7, n. 33182 del 16/06/2016, EL Mejbri, non massimata; Sez. 1, n. 30717 del 27/01/2015, Sula, non massimata; Sez. 1, n. 48270 del 23/10/2014, Saif, Rv. 261266) … l’art. 650 cod. pen. è una norma penale in bianco a carattere sussidiario, applicabile solo quando il fatto non sia previsto come reato da una specifica disposizione, ovvero allorché il provvedimento dell’autorità, rimasto inosservato, non sia munito di un proprio, specifico meccanismo di tutela … esso va ritenuto illegittimo” perché, in vista dell’espulsione dell’imputato, la competente Autorità di pubblica sicurezza avrebbe dovuto procedere esclusivamente nei modi e nelle forme espressamente previste a tal fine e nel rispetto della sequenza procedimentale stabilita dal testo unico in materia di immigrazione e “non avrebbe potuto ricorrere alla ingiunzione rimasta inottemperata”.